Carte segrete dell’intelligence italiana 1861-1918
Raccontare la storia dell’intelligence italiana attraverso una lettura delle sue “carte segrete”, che unisca la scientificità propria dell’accademia alla fascinazione della narrazione divulgativa.
È questo che vi proponiamo con la pubblicazione del libro della prof. Maria Gabriella Pasqualini Carte segrete dell’intelligence italiana. 1861-1918 stampato nel 2006 in un’edizione fuori commercio e reso così disponibile, per la prima volta, a tutti gli appassionati.
Un testo che ripercorre, come in un ideale viaggio, gli eventi che vanno dall’Unità d’Italia alla fine della Prima guerra mondiale e che vi farà conoscere le piccole e grandi vicende e le voci di quegli uomini che, lontano dalla ribalta della cronaca o dagli onori delle rievocazioni storiche, hanno contribuito a costruire il nostro Paese e a garantire la sicurezza e la libertà delle sue Istituzioni.
- Le carte segrete dell’intelligence italiana – 1861-1918 – Introduzione (PDF 3,4 MB)
- Le carte segrete dell’intelligence italiana – 1861-1918 – Parte Prima (I) (PDF 5,4 MB)
Dal 1861 al 1882
- Le prime strutture del Regno unitario
- Brevissime notazioni sul Corpo di Stato Maggiore dell’Armata Sarda
- L’Unità d’Italia
- La Campagna del 1866
Il Regno d’Italia inizia a organizzarsi come Stato Unitario anche nei riguardi dell’intelligence. Una prima esperienza: la Campagna del 1866. Le informazioni affluiscono in gran numero. Sono reclutati informatori e agenti fiduciari con una rete complessa. La prima SIGINT d’epoca… segnali e bandierine…
- Le carte segrete dell’intelligence italiana – 1861-1918 – Parte Prima (II) (PDF 8,5 MB)
Dal 1861 al 1882
- Verso la campagna del 1870 e la nuova riorganizzazione del Corpo di Stato maggiore (1872). I documenti del 1877
- Le Norme di servizio del Corpo di Stato Maggiore del 1872
La riorganizzazione dell’Esercito comporta continui mutamenti organici nella raccolta informativa che prosegue anche fuori dal territorio nazionale. Iniziano le prime esplorazioni geografiche che sono vere missioni d’intelligence.
- Le carte segrete dell’intelligence italiana – 1861-1918 – Parte Seconda (PDF 10 MB)
Dal 1882 al 1897
- Una diversa strutturazione del servizio delle informazioni militari, e una diversa organizzazione e filosofia di raccolta e coordinamento
- Le nuove Norme di servizio del 1892
1882 e anni seguenti: inizia a cambiare la filosofia della raccolta informativa e ne consegue una diversa organizzazione del Servizio Informazioni, che però sarà basato prevalentemente sui rapporti molto attenti degli Addetti Militari. Questi ufficiali, pur non potendo organizzare reti informative, tuttavia fornivano analisi e notizie di grande interesse agli effetti della redazione di monografie per vari Stati, amici o nemici.
Il Servizio Informazioni si struttura più organicamente. Molti ufficiali geografi fanno missioni: relazioni, rapporti, disegni, analisi puntuali, tra le quali quelle di Luchino Dal Verme, Carlo Samminiatelli, il Conte Salimbeni… e uomini d’affari, come il Labi e il Mamoli dalla Tripolitania e dalla Cirenaica contribuiscono alla conoscenza di quei territori. Nel 1892 le Nuove Norme di Servizio per il Comando del Corpo di Stato Maggiore riguardano anche l’organizzazione della raccolta informativa.
- Le carte segrete dell’intelligence italiana – 1861-1918 – Parte Terza (PDF 6,1 MB)
Dal 1897 al 1906
- L’ufficio fantasma… però lavora molto
L’Ufficio/Sezione Informazioni del Corpo di Stato Maggiore scompare dall’organigramma ma esiste e lavora moltissimo. La prova è nel timbro verde che viene apposto ‘attergato’ a tutti o quasi i rapporti che gli Addetti militari inviano dalle sedi di accreditamento intorno al 1880 e anni seguenti. E che esista ne è anche prova un Elenco delle pratiche trattate dall’Ufficio ‘I’ relative a proposte fatte su questioni di notevole importanza con la indicazione della soluzione che ebbero dal Ministero. Il Colonnello Capo – Ufficio Garioni: elenco dettagliato… che testimonia, se ve ne fosse stato ancora bisogno, l’esistenza dell’Ufficio Informazioni.
- Le carte segrete dell’intelligence italiana – 1861-1918 – Parte Quarta (PDF 10,7 MB)
Dal 1906 al 1914
- L’Ufficio ‘I’ è una realtà consolidata
Con un Ordine del giorno 23 agosto 1906 l’Ufficio ‘I’ ricompare ufficialmente nell’organigramma. Intanto continua l’attività informativa in Libia e negli altri territori ottomani e inizia l’idea di andare in Libia, nella ‘Quarta sponda’: occorrono notizie dettagliate sui forti turchi, sulla consistenza delle forze ottomane in quel territorio lontano dalla capitale Costantinopoli.
Una nuova Istruzione per il funzionamento interno del Comando del Corpo di Stato Maggiore riguardava anche la parte relativa alle ‘informazioni’ per le prescrizioni agli gli addetti militari all’estero e per gli ‘incarichi speciali’: infatti l’Istruzione si occupava di tutta la struttura del Comando e quindi anche dell’Ufficio ‘I’ ormai fisso e palese.
Nel 1912 di particolare interesse una Raccolta delle Norme e Disposizioni per gli addetti militari presso le Rappresentanze diplomatiche estere che dava disposizioni ferree agli addetti di non entrare in contatto con spie, emissari, o agenzie d’informazione… ma la realtà fu ben diversa.
- Le carte segrete dell’intelligence italiana – 1861-1918 – Parte Quinta (PDF 12,4 MB)
Dal 1915 al 1918
- La prima guerra mondiale
- Il 1916: viene riordinato il Servizio Informazioni
L’organizzazione del Servizio Informazioni durante il primo anno della Prima Guerra mondiale si assesta. Nel secondo anno di guerra il Servizio Informazioni viene riordinato sulla base delle esperienze fatte, rilevando gli inconvenienti occorsi. Durante il terzo anno gli Uffici Informazioni d’Armata sono riorganizzati per permettere al Servizio Informazioni di migliorare le proprie conoscenze e elaborare con rapidità la maggiore somma di dati utili e positivi.
Categoria: Storia d'intelligence