Cyber security e investimenti, quali scenari?
di Antonio Teti
In un tempo di minacce crescenti, la sicurezza cibernetica rappresenta, per coloro cui è affidata la tutela degli interessi nazionali, il pericolo maggiore per tutti i Paesi del globo terrestre. A livello mondiale, nel 2015 l’industria della cyber security ha sfiorato un giro di affari di oltre 75 miliardi di dollari e per il 2020 se ne prevede il raddoppio. Lo evidenzia un articolo di Antonio Teti, pubblicato sul numero 2/2016 di Gnosis -Rivista di italiana di intelligence.
Investire in cyber security, sottolinea lo studio, è l’obiettivo primario di ogni Paese intenzionato a preservare l’integrità dei propri sistemi informativi e la sopravvivenza delle infrastrutture critiche nazionali.
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L’autore
Antonio Teti, responsabile del supporto tecnico-informatico della Direzione generale dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, dove ricopre anche incarichi di docenza, è esperto di Ict Geovernance, Ict Security e Cyber Space Sciences. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche.
Categoria: Gnosis