FAQ. Tutte le risposte
Contenuti
- Abilitazioni di sicurezza
- Quali attività sono soggette all’abilitazione di sicurezza?
- Per eseguire lavorazioni classificate a livello “riservato” è necessario il possesso dell’abilitazione di sicurezza?
- L’AP o il NOSI sono necessari per partecipare a gare o per eseguire lavori dichiarati eseguibili con “speciali misure di sicurezza” o alle quali sia stata attribuita la classifica di segretezza “riservato”?
- L’art. 40 del DPCM 22.7.2011 prevede per gli operatori economici il possesso dell’AP anche per l’affidamento di contratti classificati “riservato” o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza. Come si conciliano le risposte fornite ai punti 1.2 e 1.3 con il testo dell’art. 40?
- Cosa deve fare il titolare della ditta individuale o il rappresentante legale di un operatore economico per richiedere il rilascio di AP o NOSI?
- Le abilitazioni rilasciate ai sensi del DPCM 3.2.2006 (AP e NOSC), ora abrogato, sono ancora valide?
- L’abilitazione preventiva rilasciata ai sensi dell’art. 41 del DPCM 22 luglio 2011 consente la partecipazione alla sola gara per la quale è stata richiesta e concessa?
- Il legale rappresentante dell’impresa interessata al rilascio dell’AP o del NOSI deve essere cittadino italiano?
- Per il rilascio dell’AP o del NOSI sono previste specifiche caratteristiche dei locali della società?
- Quanto tempo occorre per il rilascio dell’abilitazione preventiva?
- Se una società in possesso di abilitazione di sicurezza industriale ha più sedi quante aree riservate devono essere realizzate?
- Un’impresa aggiudicataria di un contratto per lavori, servizi o forniture classificati “riservatissimo” o superiore può subappaltare parte dei lavori?
- In presenza di lavori o forniture di beni classificati il legale rappresentante dell’operatore economico risultato aggiudicatario o assegnatario quali documenti deve sottoscrivere con l’Amministrazione pubblica committente?
- Chi può avere accesso a informazioni classificate?
- Per poter avviare l’istruttoria per il rilascio del NOS o dell’AT è necessario il consenso dell’interessato?
- Il possesso del NOS costituisce un “titolo” o una “qualifica”?
- Un privato cittadino può chiedere per sé il rilascio del NOS o dell’AT?
- Una società aggiudicataria di una gara che richiede l’abilitazione di sicurezza (e quindi per attività classificate “riservatissimo” o superiore) deve chiedere il NOS per ciascun dipendente impiegato nei lavori?
- Che cos’è la Personnel Security Clearance?
- Come si richiede la Personnel Security Clearance?
- Formazione
- Reclutamento
- Come faccio a mandarvi il mio curriculum?
- A che età si entra nei Servizi?
- Che tipo di formazione serve per entrare nell’intelligence?
- Come si viene reclutati nell’intelligence?
- Sono stato riformato, posso presentare il mio CV?
- Sono stato condannato per un reato che risale a molti anni fa, posso partecipare alla vostra selezione?
- Sono un militare, posso presentare la mia candidatura?
- Si applicano le disposizioni per il collocamento obbligatorio delle categorie protette per essere assunti nell’intelligence?
- Sto completando i miei studi, posso inviarvi comunque il mio CV?
- Posso essere distaccato o trasferito presso i vostri uffici da un’altra amministrazione pubblica?
Abilitazioni di sicurezza
Quali attività sono soggette all’abilitazione di sicurezza?
1.1 Le attività che comportano la trattazione di informazioni classificate a livello “riservatissimo”, “segreto”, “segretissimo”.
Per eseguire lavorazioni classificate a livello “riservato” è necessario il possesso dell’abilitazione di sicurezza?
1.2 No. Non è necessario il possesso dell’abilitazione di sicurezza (AP, NOSI, AT e NOS). Tuttavia, per i contratti classificati “riservato” è necessario condurre le attività secondo le disposizioni in materia di protezione e tutela delle informazioni classificate, illustrate nella pagina a essi dedicata.
L’AP o il NOSI sono necessari per partecipare a gare o per eseguire lavori dichiarati eseguibili con “speciali misure di sicurezza” o alle quali sia stata attribuita la classifica di segretezza “riservato”?
No, non sono necessari.
L’art. 40 del DPCM 22.7.2011 prevede per gli operatori economici il possesso dell’AP anche per l’affidamento di contratti classificati “riservato” o dichiarati eseguibili con speciali misure di sicurezza. Come si conciliano le risposte fornite ai punti 1.2 e 1.3 con il testo dell’art. 40?
Il testo dell'art. 40 del DPCM 22 luglio 2011 è stato modificato nel senso indicato ai punti 1.2 e 1.3 da una legge. Il DPCM 22 luglio 2011 ha introdotto, in un generale contesto di razionalizzazione e semplificazione delle procedure, un nuovo regime in materia di rilascio delle abilitazioni di sicurezza industriali. Tali disposizioni sono entrate in vigore il 28 febbraio 2012. Prima di tale termine è stato emanato il decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 208, entrato in vigore il 15 gennaio 2012, che ha - fra l'altro - modificato il Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163), sostituendone l'art. 17. A seguito dell'introduzione di tale modifica, per l'esecuzione dei contratti previsti da tale articolo è ora prescritto il requisito dell'abilitazione di sicurezza da parte degli operatori economici "ai sensi e nei limiti di cui all'art. 42, comma 1-bis, della legge 124/2007", il quale prevede il possesso dell'abilitazione di sicurezza per la trattazione di informazioni classificate "segretissimo", "segreto" e "riservatissimo". Il testo dell'art. 40 del DPCM 22 luglio 2011 è stato pertanto modificato prima della sua entrata in vigore e deve essere letto in maniera coordinata con quello dell'art. 17 del decreto legislativo 163/2006. In attuazione dell'innovazione intervenuta, non è più necessario il possesso dell'abilitazione di sicurezza per partecipare a gare o per eseguire lavorazioni riferite a contratti che necessitano di "speciali misure di sicurezza" o ai quali sia stata attribuita la classifica di segretezza "riservato" (ferma restando, in tale ultimo caso, l'esigenza di assoggettare comunque le attività alle disposizione in materia di protezione e tutela delle informazioni classificate, illustrate nella pagina dedicata ai contratti classificati "riservato").
Cosa deve fare il titolare della ditta individuale o il rappresentante legale di un operatore economico per richiedere il rilascio di AP o NOSI?
In primo luogo è necessario verificare che sussistano i presupposti per richiedere l'abilitazione preventiva (AP) o il nulla osta di segretezza industriale (NOSI), come indicato nelle relative pagine. Senza adeguata motivazione, supportata dalla relativa documentazione (comprensiva di copia del bando di gara, della lettera di invito o di altro atto di indizione della procedura di affidamento), l’istanza abilitativa non può avere seguito. In caso positivo, le modalità sono indicate nelle pagine dedicate a ciascuna abilitazione.
Le abilitazioni rilasciate ai sensi del DPCM 3.2.2006 (AP e NOSC), ora abrogato, sono ancora valide?
Le abilitazioni di sicurezza industriale – abilitazione preventiva (AP) e nulla osta di sicurezza complessivo (NOSC) – rilasciate ai sensi del DPCM 3 febbraio 2006 e in corso di validità al 28 febbraio 2012 – data di entrata in vigore del DPCM 22 luglio 2011 – conservano efficacia sino alla loro scadenza. Resta fermo che il possesso dell'AP consente la sola partecipazione alle gare ma non l'esecuzione di lavorazioni con classifica "riservatissimo" o superiore.
L’abilitazione preventiva rilasciata ai sensi dell’art. 41 del DPCM 22 luglio 2011 consente la partecipazione alla sola gara per la quale è stata richiesta e concessa?
No. La validità dell'abilitazione preventiva (AP) è stabilita in sei mesi. Nel corso di tale periodo l'operatore economico potrà partecipare anche ad altre gare per l'affidamento di contratti con classifica "riservatissimo", fermo restando il fatto che il possesso dell'AP consente la sola partecipazione alle gare e non l'esecuzione di lavorazioni con classifica "riservatissimo" o superiore.
Il legale rappresentante dell’impresa interessata al rilascio dell’AP o del NOSI deve essere cittadino italiano?
Sì. Per poter rilasciare o mantenere un'abilitazione preventiva (AP) o un nulla osta di sicurezza industriale (NOSI) è indispensabile che il legale rappresentante o, se più di uno, almeno uno dei legali rappresentanti, sia cittadino italiano, munito di abilitazione. Legali rappresentanti dell'impresa sono i soggetti muniti della legale rappresentanza “piena”, con capacità, a firma “disgiunta”, di provvedere all’ordinaria e straordinaria amministrazione nonché a rappresentare la società in giudizio e nei confronti dei terzi. Tali poteri devono necessariamente risultare dal certificato di iscrizione alla competente Camera di commercio.
Per il rilascio dell’AP o del NOSI sono previste specifiche caratteristiche dei locali della società?
Sì. È necessario che sia costituita nella sede legale o amministrativa o unità locale almeno un'area riservata, distinta dagli altri locali aziendali, adibita alla gestione dei documenti classificati. Il locale, protetto da adeguate misure di sicurezza (vedi gli articoli 68 e 69 del DPCM 22 luglio 2011), deve, tra l’altro, disporre di un idoneo contenitore di sicurezza (cassaforte, armadio blindato). Inoltre, per il rilascio del nulla osta di sicurezza industriale (NOSI) è necessario costituire le altre aree riservate necessarie per effettuare le lavorazioni/attività classificate (vedi l'art. 66 del DPCM 22 luglio 2011)
Quanto tempo occorre per il rilascio dell’abilitazione preventiva?
Viste le finalità proprie dell’abilitazione preventiva (AP), i tempi di rilascio sono piuttosto brevi, anche se non ci sono termini prestabiliti. Poiché comunque la procedura prevede dei tempi tecnici per il completamento, si suggerisce di provvedere al più presto all’invio della documentazione completa in ogni sua parte. In tal modo, in caso di esito favorevole, l’ufficio potrà concedere l’abilitazione entro il termine previsto dal bando di gara.
Se una società in possesso di abilitazione di sicurezza industriale ha più sedi quante aree riservate devono essere realizzate?
È necessario costituire almeno un'area riservata di livello corrispondente all’abilitazione presso tutte le unità locali ove sussiste l’esigenza di trattazione dei documenti/materiali classificati.
Un’impresa aggiudicataria di un contratto per lavori, servizi o forniture classificati “riservatissimo” o superiore può subappaltare parte dei lavori?
L'impresa può subappaltare una parte dei lavori soltanto a società in possesso del nulla osta di sicurezza industriale (NOSI) di livello corrispondente alla classifica delle lavorazioni o forniture, previa autorizzazione della stazione appaltante e del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza-UCSe. A tale ultimo fine l’impresa deve inviare al DIS-UCSe anche: • l'autorizzazione dell’Ente committente (Amministrazione pubblica) • gli estremi di identificazione del contratto stipulato con l’Amministrazione pubblica, con l’indicazione del livello della classifica di segretezza attribuito • l'indicazione dei lavori che intende subappaltare. L’impresa alla quale l’operatore economico aggiudicatario dell’appalto intende assegnare in subappalto parte dei lavori, se non già in possesso di NOSI, deve inoltrare la richiesta per il rilascio di tale abilitazione, di livello corrispondente alla classifica delle lavorazioni o forniture da subappaltare. L’esecuzione delle prestazioni affidate in subappalto, ai sensi delle disposizioni vigenti in materia, non può formare oggetto di ulteriore subappalto.
In presenza di lavori o forniture di beni classificati il legale rappresentante dell’operatore economico risultato aggiudicatario o assegnatario quali documenti deve sottoscrivere con l’Amministrazione pubblica committente?
Il legale rappresentante sottoscrive con l’Amministrazione pubblica committente un'appendice riservata al contratto, contenente:
- le clausole di sicurezza finalizzate alla protezione e alla tutela delle informazioni classificate
- la lista delle classifiche di segretezza che stabilisce quali parti delle lavorazioni sono classificate (e il relativo livello della classifica di segretezza ed eventuale qualifica) e quali non classificate
Chi può avere accesso a informazioni classificate?
La trattazione di informazioni classificate è consentita soltanto alle persone che hanno necessità di conoscerle (need to know) in funzione del proprio incarico o attività e che siano a conoscenza delle misure poste a tutela delle stesse e delle connesse responsabilità (istruzione sulla sicurezza). Per la trattazione di informazioni classificate “riservatissimo”, “segreto” e “segretissimo” è necessario il possesso del nulla osta di sicurezza (NOS) o, nell'attesa del suo rilascio, dell’abilitazione temporanea (AT).
Per poter avviare l’istruttoria per il rilascio del NOS o dell’AT è necessario il consenso dell’interessato?
Sì. Le persone interessate devono essere informate dall’Organo di sicurezza della pubblica amministrazione (ministero/ente pubblico) o dell’operatore economico che chiede il rilascio del NOS o dell’AT, della necessità dell’accertamento nei loro confronti e – con esclusione del personale delle pubbliche amministrazioni per il quale il rilascio costituisce condizione necessaria per l’espletamento del servizio istituzionale, nel territorio nazionale o all’estero – possono rifiutarlo, rinunciando al NOS e all’esercizio delle funzioni per le quali esso è richiesto.
Il possesso del NOS costituisce un “titolo” o una “qualifica”?
No. Il possesso del NOS non è né un titolo né una qualifica e non è consentito divulgare il possesso dell'abilitazione di sicurezza attraverso curriculum vitae, biglietto da visita, sito internet, ecc.
Un privato cittadino può chiedere per sé il rilascio del NOS o dell’AT?
No. Il nulla osta di sicurezza (NOS) e l’abilitazione temporanea (AT) non possono mai essere direttamente richiesti dai singoli interessati. La richiesta deve essere formulata dall’Organo di Sicurezza della Pubblica Amministrazione, o dal titolare, dal legale rappresentante o dal funzionario alla sicurezza (FAS) dell’operatore economico.
Una società aggiudicataria di una gara che richiede l’abilitazione di sicurezza (e quindi per attività classificate “riservatissimo” o superiore) deve chiedere il NOS per ciascun dipendente impiegato nei lavori?
La società aggiudicataria di una gara è obbligata a chiedere il nulla osta di sicurezza (NOS) per i dipendenti interessati alla realizzazione dei lavori con classifica "riservatissimo" o superiore. Nella richiesta di NOS, per ogni dipendente, devono essere indicati: gli estremi del contratto, il livello della classifica, l’eventuale qualifica (es. NATO, UE). Per lavorazioni classificate a livello “riservato” non è invece necessario il possesso del NOS o dell’AT. Il dipendente che abbia “necessità di conoscere” in relazione al suo impiego deve, tuttavia, essere preventivamente e adeguatamente istruito sulle procedure di sicurezza e le relative responsabilità (istruzione sulla sicurezza).
Che cos’è la Personnel Security Clearance?
È un’abilitazione di sicurezza personale, rilasciata dalla competente Autorità di sicurezza a livello nazionale, che consente l’accesso a informazioni classificate in ambito Nato o UE.
Come si richiede la Personnel Security Clearance?
La domanda per la Personnel Security Clearance deve essere inviata al DIS-UCSe all'indirizzo: Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento delle informazioni per la sicurezza - Ufficio centrale per la segretezza - Via di Santa Susanna, 15 - 00187 Roma. La richiesta di abilitazione per i cittadini italiani che lavorano presso enti o società straniere deve essere inviata dalla competente Autorità di sicurezza a livello nazionale. La richiesta di abilitazione per i cittadini italiani che partecipano a concorsi/selezioni per il conferimento di incarichi presso Istituzioni e altri Organismi dell’Unione Europea o della Nato o a riunioni, incontri, conferenze, stage che prevedono la trattazioni di informazioni classificate, deve pervenire dall’Ente, Comando, Agenzia Nato o UE interessata o dalla relativa Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea o la Nato. Tutte le istanze devono essere corredate dal foglio notizie (Modello A.2 - PDF 995 kB), dalla dichiarazione di consenso (Modello A.3 - PDF 21 kB) e da una copia del documento di riconoscimento in corso di validità.
Formazione
I corsi universitari segnalati sul vostro sito garantiscono o favoriscono l’assunzione nel comparto intelligence?
No. I corsi cui si fa riferimento nel sito sono nati dalla stipula di accordi con le università per diffondere la cultura dell’intelligence e della sicurezza anche a supporto di eventuali future candidature che dovranno comunque seguire l’iter previsto dalla normativa vigente.
È possibile fare un tirocinio o uno stage presso di voi?
Per il momento non è possibile, ma abbiamo allo studio iniziative in questo senso che saranno pubblicizzate sul nostro sito.
Posso partecipare ai corsi della Scuola di formazione?
La Scuola di formazione organizza corsi soltanto per gli appartenenti a DIS, AISE e AISI. Si possono comunque trovare informazioni sulle attività di collaborazione con il mondo accademico nelle pagine dedicate alla collaborazione con le università e negli aggiornamenti che vengono di volta in volta pubblicati.
Reclutamento
Come faccio a mandarvi il mio curriculum?
Se sei interessato a lavorare con noi, puoi inviare la tua candidatura spontanea attraverso la procedura online disponibile nella sezione Lavora con noi. I dati forniti potranno essere utilizzati nell’eventualità emerga l’esigenza di acquisire professionalità come quella evidenziata nel tuo CV. Attenzione: Non saranno più accettati i curricula inviati per posta elettronica.
A che età si entra nei Servizi?
Di norma possono essere assunti nel comparto intelligence i cittadini di età non inferiore ai 18 anni e non superiore ai 40. Il limite dei 40 anni può essere derogato solo in casi particolari.
Che tipo di formazione serve per entrare nell’intelligence?
L’attività del comparto intelligence è talmente ampia e diversificata che non è possibile indicare un percorso di studi privilegiato. Le assunzioni possono riguardare, infatti, profili e categorie professionali molto diverse, a seconda delle contingenze del momento e delle minacce che gli Organismi informativi debbono affrontare in un determinato periodo. Il nostro suggerimento è comunque di intraprendere un percorso di studi che risponda alle proprie inclinazioni e capacità, puntando a raggiungere quei livelli di conoscenza di eccellenza che potranno essere fatti valere, qualora il comparto si trovi a ricercare professionisti in quello specifico campo, per aspirare a un impiego nell’intelligence.
Come si viene reclutati nell’intelligence?
La normativa vigente prevede diverse procedure selettive per l’assunzione nel comparto intelligence, a seguito di candidature spontanee o di ricerche di specifiche professionalità all’interno di diversi bacini di reclutamento. Il processo si articola in diversi momenti di valutazione delle candidature che comprendono visite mediche di idoneità psico-fisica all’impiego nel settore, accertamenti sull’affidabilità per la trattazione di informazioni riservate o segrete, verifica del possesso dei requisiti culturali e delle esperienze professionali utili per l’impiego nel comparto.
Sono stato riformato, posso presentare il mio CV?
Essere stati riformati al servizio di leva non è un motivo di esclusione dalla procedura.
Sono stato condannato per un reato che risale a molti anni fa, posso partecipare alla vostra selezione?
No. La normativa vigente prevede requisiti restrittivi di condotta e qualità morali per le assunzioni presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e le amministrazioni che esercitano competenze istituzionali in materia di difesa e sicurezza dello Stato, di polizia e di giustizia.
Sono un militare, posso presentare la mia candidatura?
La procedura per l’acquisizione del curriculum online è aperta a chiunque abbia i requisiti per la partecipazione.
Si applicano le disposizioni per il collocamento obbligatorio delle categorie protette per essere assunti nell’intelligence?
No, la legge esclude espressamente l’applicabilità di tali disposizioni per le assunzioni nel settore.
Sto completando i miei studi, posso inviarvi comunque il mio CV?
Puoi inviare sin d’ora il tuo curriculum tramite la procedura online disponibile nella sezione Lavora con noi. La tua candidatura sarà presa in considerazione in base ai titoli di studio attualmente posseduti.
Posso essere distaccato o trasferito presso i vostri uffici da un’altra amministrazione pubblica?
La normativa vigente esclude che il personale di una pubblica amministrazione possa prestare servizio presso gli Organismi informativi (DIS, AISE e AISI) a seguito delle normali procedure di mobilità o trasferimento tra Amministrazioni dello Stato. È comunque previsto che i soggetti assunti a tempo determinato al termine delle procedure selettive svolte dagli Organismi siano collocati, se già pubblici dipendenti, in una posizione che consentirà loro di essere ricollocati presso l’originaria Amministrazione al termine del servizio presso gli Organismi.