Gnosis - La rivista italiana di intelligence

Oltre la rosa dei venti, il segreto senza fine della Cartografia

14 Aprile 2020

Editoriale del numero 1/2020 – Rivista italiana di intelligence

Gnosis inaugura il 2020 con una nuova monografia, come ormai è consuetudine quando il tema sia tanto complesso, attuale e urgente – anche sotto l’aspetto dell’intelligence – da richiedere uno spazio dedicato e un coro a più voci. Dopo il ‘Punto di vista’ di Sergio Romano sugli effetti delle strategie attuati dalle grandi potenze negli ormai diffusi scenari di crisi globali, a danno soprattutto dell’Unione europea, scorre la teoria di analisi sul tema della cartografia, feticcio della conoscenza in ogni epoca storica e, per tale motivo, esposto alle diverse correnti dei processi politici, economici e tecnologici di cui ha spesso rappresentato la sintesi, lo strumento o il fine. E’ stato ben sottolineato nell’incipit da Edoardo Boria – curatore dell’iniziativa – che ha intessuto la trama sottostante al testo con una serie di interrogativi che hanno attivato la ricerca di qualificati studiosi ed esperti non solo del settore, animando le pagine che seguono con riflessioni di ampio respiro, e non solo tecniche. Nei circuiti ristretti dell’intelligence la cartografia è ben più di un feticcio: non è un caso che sir John Scarlett, direttore del Secret Intelligence Service (MI6) dal 2004 al 2009, abbia voluto curare la prefazione al libro di Tim Marshall, ‘Le 10 mappe che spiegano il mondo’ (Garzanti, 2015), evidenziandone il merito di raccontare «in che modo le caratteristiche di un Paese hanno condizionato la sua forza e la sua debolezza nel corso della storia e, così facendo, prova a immaginare il futuro delle zone più calde del pianeta». Non è casuale nemmeno che la comunità d’intelligence statunitense vanti un Cartography Center particolarmente competitivo e con una lunga storia di successi da quando, sul finire del 1941, all’ombra del noto William ‘Wild Bill’ Donovan, fu arruolato il ricercatore geografo Arthur H. Robinson che avrebbe condiviso le proprie conoscenze con le strutture informative del Coordinator of Information (Coi), poi dell’Office of Strategic Services (Oss) e quindi della Central Intelligence Agency (Cia), sino a diventare il pilastro del centro cartografico.
Seguirne le operazioni è come immergersi nel corso storico del secolo passato, attraversare oniricamente l’età dei layer mappa stilati a mano, usando penna e inchiostro su fogli acetati, sino al moderno dashboard con mappe multimediali, con georeferenziazioni spinte e focalizzazioni funzionali che la tecnologia rende sempre più adattabili alle condizioni mutevoli degli scenari della minaccia.
La collezione di mappe delle aree museali del Cartography Center, messe a disposizione nel 75° anniversario, segna i momenti topici dell’intelligence del settore: dalle invasioni alleate del Nordafrica e dell’Italia nel Secondo conflitto mondiale alle tensioni sulla cortina di ferro, all’invasione della Baia dei Porci e alla crisi dei missili cubani sino alle guerre di Corea, del Vietnam, dei Sei Giorni e, più di recente, ai contesti bellici orientali, asiatici e africani.
Ogni crisi delinea una dimensione che l’intelligence cerca di penetrare, comprendere e guidare: la stessa geografia – nei suoi nuovi paradigmi senza angoli, divelti da una globalizzazione fideistica ma carica di paure localistiche e da una tecnologia animata dall’hybris distruttivamente volitiva – costituisce una sfida, una scommessa di futuro che l’umanità non può perdere e che l’intelligence è chiamata a riconoscere e disinnescare. Proprio in questa cornice tanto vorticosamente fluida, la lampara di Boria e dei suoi partner sa trovare nell’avventura di questo numero chiavi interpretative nel chiaroscuro che riflette la storia dal passato al futuro.
A margine della proposta monografica, Gnosis avanza alcune considerazioni su uno dei temi ‘caldi’ dell’agenda politica italiana, che delinea una costante emergenza nazionale: la criminalità organizzata, soprattutto rispetto alla sicurezza economica, tematica sottolineata nel corso di un importante convegno tenutosi presso il Cnel nel 2018. Inoltre, con la penna di Paolo Bertinetti, la rivista offre uno sguardo curioso sulla biografia di John Buchan, rappresentante di quella letteratura spionistica inglese che sull’esperienza personale nell’intelligence, sulla visione immanente del ‘Male’ da cui difendersi e sul patriottismo declinato sui piani culturale e politico fondano una sensibilità analitica affinata e una vocazione romanzesca convincente e durevole.
Le tradizionali rubriche chiudono il numero con la consueta verve dei nostri collaboratori. Roberto Ganganelli dischiude il Seicento ottomano lumeggiando il caso della contraffazione diffusa di ‘luigini’ in argento, feticcio di moda e di maniera nella società turca dell’epoca e remunerativo affare per disinibite zecche di Francia, Italia e altri Paesi occidentali. Giancarlo Zappoli ripropone l’affascinante e complesso clima del film Spy game in cui Robert Redford e Brad Pitt offrono nel fluire torrentizio della trama spionistica il sotteso aspetto umano che lega le generazioni di agenti sotto lo stesso cielo valoriale. Sull’onda del successo di «Fumetti d’intelligence. Lo spionaggio a strisce dalle origini a oggi» (Nuova Argos 2018), Giuseppe Pollicelli regala l’emozione inedita di una striscia dedicata a Rosa Klebb, icona dell’avversario di James Bond nel celebre romanzo di Ian Fleming «Dalla Russia con amore», che i tratti di lapis di Emiliano Albano restituiscono sintetizzando tutta la ferocia possibile del suo profilo di dirigente dell’agenzia russa di controspionaggio. Melanton, divertito dal gioco delle dicotomie dello scorso numero, s’arrovella sul nuovo baloccare di versi che riflette e inverte, sabotando con il suo humour brocardi e adagi popolari, sino a capovolgerne il senso e l’orizzonte euristico.

Il sommario del numero 1/2020

Punto di Vista di Sergio Romano
Araldica / Sis – Portogallo
Edoardo Boria – Guida per orientarsi nell’affascinante mondo delle carte geografiche
Carla Masetti – Il ‘Padrón Real’ e la nuova immagine del mondo nel XVI
secolo
Andrea Cantile – L’artificio morale celato nel progetto della Grande carta
topografica del Regno d’Italia
Carlo Alberto Gemignani – Lo spionaggio francese e i topografi militari sul Moncenisio (1904-1909)
Elena Dai Prà – Nicola Gabellieri
Cartografia, aerofotogrammetria e intelligence dell’Esercito Italiano
durante la Grande Guerra
Giuseppe Borruso – Ginevra Balletto
Cartografia e sicurezza. Security portuale: casi e prospettive
Anna Guarducci – Cartografia e contese territoriali. Problemi di acque e
confini tra Val di Chiana granducale e pontifici
Silvia Siniscalchi – La carta del Principato Citra di Giovanni Antonio
Magini e il ‘mistero’ delle torri sparite
Alessandro Ricci – Carte e potere per l’identità nazionale. Dal Leo Belgicus al Leo Hollandicus
Matteo Proto – Nation building e guerra mondiale nella cartografia del
Touring Club
Giorgio Mangani – Un documento della Guerra fredda. II mappamondo
veneto-turco di Hajji Ahmed (XVI secolo)
Laura Lo Presti – Cartografie in movimento.Circolazioni, rappresentazioni e navigazioni delle mappe nella transizione digitale
Cristiano Pesaresi – Davide Pavia
Applicazioni Gis e cartografia dinamica per la valorizzazione turistica
Federica Burini – Alessandra Ghisalberti
Cartografia digitale tra partecipazione e rigenerazione urbana
Sandra Leonardi – Riccardo Morri
La Carte murali del Gabinetto di Geografia della Sapienza di Roma
Monica De Filpo – Epifania Grippo
Recupero e valorizzazione dei plastici storici
Marcello Tanca – Quando la mappa incontra la fiction
Davide Papotti – Mondi di carta. La cartografia nella pubblicità a stampa
Convegno – La mafia come impresa. Analisi del sistema economico – criminale e delle politiche di contrasto
Paolo Bertinetti – John Buchan, un patriota contro il Male
Numismatica/Roberto Ganganelli – Tra Islam e Occidente.
La grande truffa monetaria del Seicento
Cinema/Giancarlo Zappoli – Spy game
Fumetto/Giuseppe Pollicelli ed Emiliano Albano
Appuntamento con Rosa Kleb
Humor Top Secret/Melanton – Il lato sorridente dell’intelligence




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