Nuova edizione del Glossario intelligence

13 Giugno 2019
Glossario intelligence 2019

Linguaggio ed intelligence hanno entrambi a che fare con le informazioni: l’uno è lo strumento attraverso cui si comunicano informazioni, l’altra è l’attività che per definizione si sostanzia nella ricerca ed elaborazione di informazioni.

Tale riflessione basterebbe di per sé a spiegare il senso di questo primo tentativo di mettere a punto un glossario del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, vale a dire del complesso di organi ed uffici cui è affidato, in Italia, l’insieme di attività che vengono oggi usualmente indicate con il termine intelligence, vocabolo che ha duplice significato: per un verso rimanda al complesso delle strutture e delle attività volte a raccogliere notizie utili ai fini della tutela della sicurezza nazionale; dall’altro si riferisce al prodotto di tale attività, funzionale a sostenere le decisioni in materia di protezione degli interessi del Paese. Sono queste le informazioni di cui parla il Legislatore nella legge istitutiva del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, varata nell’agosto 2007, e che compaiono frequenti nel Glossario proprio per rispettare tale scelta lessicale.

La necessità dei decisori politici di disporre di elementi di conoscenza dettagliati su minacce, pericoli ed opportunità ha profonde radici storiche e numerosi esempi documentati, rendendo parimenti lunga ed originale la storia dell’attività volta a procacciare tali elementi. Come avviene per ogni ambito dell’agire umano, specie connesso all’approfondimento di un sapere oppure di un fare, strutturato e reiterato, l’intelligence ha nel tempo sviluppato un proprio linguaggio ed un proprio gergo, frutto di una costante evoluzione sulla quale influisce una pluralità di fattori, primi fra tutti il mutare delle condizioni operative e gli interventi legislativi che dell’attività di informazione per la sicurezza dettano disciplina ed organizzazione.

Non è un caso che la presente pubblicazione veda la luce dopo una legge di riforma che ha introdotto, tra i compiti del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, la promozione e diffusione della cultura della sicurezza, al fine di propiziare, con il superamento dei luoghi comuni che troppo spesso segnano il discorso pubblico sull’intelligence, anche una nuova, costruttiva dimensione del rapporto tra Comparto informativo e società. Una nuova dimensione che passa necessariamente per una corretta definizione di ciò che essa è, ovvero un microcosmo di uomini e donne che, all’interno di un quadro disciplinato dalla legge, lavorano per garantire la sicurezza della collettività nazionale.

In una fase in cui è fortemente avvertita l’esigenza di “saper dare un nome” alle cose, quelle che seguono vanno lette come pagine contenenti i vocaboli principali utilizzati dalla comunità intelligence italiana, in un’elencazione, certamente non esaustiva, intesa a fornire un contributo ad un più corretto inquadramento del quotidiano operare delle strutture chiamate a garantire la sicurezza nazionale. Un contributo volto a chiarire che gli organismi informativi possono riconoscersi nell’espressione “servizi segreti”, con cui sono spesso definiti, solo in quanto di essa si colga e venga valorizzata la funzione di “servizio” a favore del Paese. In quest’ottica Il linguaggio degli organismi informativi – Glossario intelligence (PDF 1,1 MB) si prefigge di “accendere una luce”, vivida e chiara, su ambienti che nulla hanno in realtà di misterioso, ma per i quali il “segreto” ha l’unica valenza di strumento a tutela di una funzione vitale dello Stato democratico.

A distanza di sette anni dalla sua stesura, è possibile osservare come il proposito di “accendere una luce” sia stato ampiamente superato dall’accoglienza che tanti attenti lettori hanno riservato al Glossario citandolo in numerosi testi scientifici, articoli e tesi di laurea e accreditandolo di un’autorevolezza dottrinale che ne fa un punto di riferimento non solo per il grande pubblico dei curiosi di intelligence ma anche e soprattutto per la comunità scientifica che ne ha apprezzato la chiarezza definitoria.

Allo scopo di aprire una ulteriore finestra culturale su un nuovo ambito caratterizzante l’attività dell’Intelligence italiana, ed arricchire ed aggiornare questo compendio di termini “tecnici”, abbiamo annesso alla pubblicazione Il glossario di sicurezza cibernetica, nella sua edizione al maggio 2019.

L’apertura del Comparto verso la società civile voluta dalla legge 124 ha attribuito alla cultura della sicurezza il compito di essere strumento divulgativo di aspetti inerenti le nuove sfide dell’Intelligence, di cui ne costituisce esempio l’ambito cyber, in tutte le sue sfaccettature inglobanti tanto le opportunità quanto le minacce, queste ultime considerabili l’estrema frontiera delle moderne sfide alla sicurezza nazionale.

Al riguardo, per le competenze attribuite al Comparto in materia di sicurezza cibernetica, dal 2017 è in atto il progetto di educazione digitale denominato Be Aware Be Digital. Consapevolezza digitale, col quale sono state lanciate iniziative volte anche a diffondere, in termini semplici, il significato delle nuove parole riguardanti il mondo cyber. In tale ottica è stato approntato Il glossario di sicurezza cibernetica che verrà continuamente aggiornato, per essere utile riferimento per chiunque incontri i nuovi termini e ne voglia cogliere l’esatto significato.

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Categoria: Archivio notizie

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